Raoul Kirchmayr ha studiato a Trieste, Bruxelles e Parigi. Dal 2002 è professore a contratto all’Università di Trieste, dove attualmente insegna Estetica presso il Corso di laurea in Architettura. Ha al suo attivo più di un centinaio di pubblicazioni. Tra le più recenti, la cura del volume Pasolini, Foucault e il “politico” (Marsilio, Venezia 2016) e del numero monografico di «aut aut» dedicato alle "lettere della rottura" tra Sartre e Merleau-Ponty (Sartre/Merleau-Ponty. Un dissidio produttivo, con E. Lisciani-Petrini, Il Saggiatore, Milano 2019). Nel 2018 ha pubblicato la monografia Passioni del visibile. Saggi sull’estetica francese contemporanea (Ombre corte, Verona). Sta lavorando da tempo a un’estetica della spettralità.