Dialogo tra Bernard Stiegler, Paolo Vignola e Sara Baranzoni
In vece di Antropocene, Bernard Stiegler preferisce parlare di Entropocene, ossia l’era dominata dal carattere entropico dell’agire umano. Egli propone un ripensamento radicale dell’antropologia, in cui il rapporto tra corpi, attività noetica e tecnologia (eso-somatizzazione) descrive l’anthropos come un continuo processo d’individuazione. Non la denuncia di una catastrofe, ma l’invito a riformulare il rapporto con la tecnica che, prodotta dall’uomo, dall’uomo deve essere governata.
In collaborazione con Società Filosofica Italiana - FVG