Incontro con Flavio Fergonzi. Introduce Vania Gransinigh
In controtendenza con la diffusa moda delle letture trasversali, nel suo ultimo saggio, Flavio Fergonzi affronta il Novecento artistico italiano con rigoroso approccio filologico. Tecnica, stile, contenuti e documenti dell’epoca sono oggetto di un’approfondita analisi da parte dell’autore, che veste i panni degli artisti, cercando di decriptarne l’immaginario, usando tutti gli strumenti che essi avevano a disposizione: esame delle fonti visive, implicite ed esplicite, analisi della sequenza ideativa delle opere e del significato che queste avevano nella cultura artistica cui erano destinate. Fergonzi analizza ad esempio, come Boccioni usa e innesta nel suo lavoro le opere degli artisti internazionali di cui è a conoscenza; oppure suggerisce come interpretare i disegni di Modigliani per capirne le enigmatiche sculture. Con una sofisticata investigazione, l’autore rintraccia le fonti visive in Martini, l’uomo più assimilatore che si conosca: da Rodin a Tolstoj. In una conversazione con Vania Gransinigh, Fergonzi ripropone alcune delle sue indagini sull’arte del nostro tempo, offrendo non pochi spunti di riflessione sul più che mai attuale tema della musealizzazione delle opere d’arte contemporanea e della loro valorizzazione.
In collaborazione con Gruppo FAI Giovani Friuli Venezia Giulia