Incontro con Fabio Mini. Intervista di Alberto Garlini
Prenotazioni per le scuole superiori dal 3 al 18 settembre allo 0434.381602
Della guerra si colgono in genere gli aspetti eroici o drammatici, quelli tecnologici e quelli legati all’esercizio della violenza allo stato puro, che porta all’espressione della potenza e dell’intelligenza umana. Siamo sinceri quando chiamiamo geni i grandi condottieri e chiamiamo criminali di guerra coloro che si macchiano consapevolmente di atti notiamo che più bestiali ed efferati sono i loro atti, più la condanna si scontra con una sorta d’ammirazione, quando accostiamo i grandi criminali ai geni e quando non ce la sentiamo di condannare i grandi della scienza che spesso aiutano i criminali a raggiungere gli abissi della loro nefandezza. Così non c’è bisogno dell’ipocrisia per riconoscere che la guerra non è soltanto potenza: è anche inganno sottile, nascosto, come a sua volta è l’inganno della politica che deve dettare le condizioni della guerra e fissarne gli scopi.