Nata nel 1961 a Nova Gorica, Maja Vidmar vive a Ljubljana, dove svolge la libera professione di scrittrice.
Finora ha pubblicato cinque raccolte di versi: Razdalje telesa (Distanze del corpo, 1984), Na?in vezave (Modo di connessione, 1988), Ihta smeri (Il furore della direzione, 1989, poesie scelte), Ob vznožju (Alle pendici, 1998), Prisotnost (Presenza, 2005) e Sobe (Camere, 2008).
Il libro Prisotnost le è valso il Premio Jenko, il Premio della Fondazione Prešeren e la Borsa di studio “Grosser Preis für osteuropäische Literatur”.
All'estero sono stati editi quattro suoi volumi di poesie: Leibhaftige Gedichte (Canti carnali, 1999, traduzione in tedesco di Fabjan Hafner), per il quale ha ricevuto il premio “Hubert-Burda-Stifung für junge Lyrik”, Akt (Atto, 1999, traduzione in croato di Radoslav Dabo e Branko ?egec), Molitva tijela (La preghiera del corpo, 2007, traduzione in bosniaco di Josip Osti) e Gegenwart (Presenza, 2007, traduzione in tedesco di Fabjan Hafner).
In Italia ha vinto a Trieste il Premio Umberto Saba che prevede la pubblicazione in italiano di una sua opera.