Daniele Gigli (Torino, 1978) lavora nella conservazione dei beni culturali come archivista documentalista. Studioso e amante di T.S. Eliot, ne ha curato alcune traduzioni, tra cui quelle di The Hollow Men (2010) e Ash-Wednesday, di imminente uscita. Ha pubblicato le plaquette Fisiognomica (2003) e Presenze (2008) e sta attualmente lavorando al libro Fuoco unanime.
Scrive di poesia e filosofia su “Studi cattolici” e sul quotidiano on-line “Il sussidiario”.
E-mail: [email protected], [email protected]
Sito web: www.locandadelrepescatore.it
Né ieri né domani
«Non scambiare la croce per la quiete» s’alza una voce
da chissà che antro
mentre il tram sferraglia oltre il semaforo
e s’incurvano lungo il selciato i pali della luce.
«Non scambiarla» canta a voce folle
un grano d’incoscienza
in me o fuori di me, dall’altro.
Amare a sangue caldo, a vene aperte,
dimenticando di principio e fine, di calcolo e trattenimento.
Come il dolore scava l’ossidiana,
scortica la pietra, stiamo qui, né ieri né domani.
Prego per te, per la tua fede stanca, per la mia:
non gravi il peso più della memoria,
non più gravi dell’amore.
(da Presenze, Il filo, Roma 2008)
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