Christian Sinicco scrive su Metabolgia (metabolgia.wordpress.com), Mare del Poema (christiansinicco.wordpress.com) e Argo (argonline.it).
Nel 2005 pubblica passando per New York (LietoColle; introduzione di Cristina Benussi).
Con “Gli Ammutinati” (ammutinati.wordpress.org) ha dato vita ai format di Trieste International Slam, dal poetry slam internazionale al primo drama slam italiano. Da alcuni anni organizza Trieste Poesia. Performa con il gruppo rock Baby Gelido.
Jadro pensa sui petali di Bouganville
non è detto che io possa tra gli olivi vedere
la bellezza – i suoi occhi, dove solo un punto è a fuoco in te, il blu -
non è detto che in un bacio si possa, amico mio,
sentire i suoi colori effusi, tra i camini di Lastovo guardare e scattare la foto
dove il sole brucia gli obiettivi; quanto agli scatti, tu possa ricordare i grilli
e la signora cantata in questa pietà di pietra, curva sui campi:
il bianco e il nero hanno radici, sono il risultato dell’immagine doppia
che abbandonasti lì, la tua maglietta rossa e chi posa
per te – perché quando osservi, i vecchi sono intenti a sedere al bar, le biciclette appoggiate,
o tra le barche di Portoros o Ponterosso come scegliere il momento?
ho sempre amato parlarti, ma ho amato di più le tue parole:
esse manifestano i nostri muri, le antenne e le foglie, i lineamenti sopraffatti dalle menzogne
di questo stato di carogne, per cui la vita è dura, l’ombra è il trauma
e la cecità decisiva – lo sarebbe anche la luce: per cui abbiamo bisogno di un chiaroscuro,
di lasciarci perdere affinché i nostri nomi scendano come le Bouganville,
di non accorgerci che questo blu è l’istinto di morte che ci sovrasta:
io non ti chiamerò in questo rifrarsi lento, dove si nascondono le lucertole ramate,
io ti chiamo nella tua bellezza, io ti chiamo prima che tutto si veda nella sua immagine
Da Ballate di Lagosta
Questionario