Stefano Versace è nato a Ponte dell’Olio il 24/12/1980, e attualmente vive e lavora in Germania. Ormai da diversi anni divide la sua vita tra, in ordine: il blogging (scrive di cultura e società greca contemporanea per www.ilcalibro.com); la ricerca (in letteratura e linguistica, a partire da una tesi di dottorato sulle teorie linguistiche della metrica poetica); e, soprattutto, la poesia, che scrive da più di quindici anni. Tra le poche poesie che ha cercato finora di pubblicare, una è uscita per il blog Carte allineate; e altre per Mosaici St. Andrews Journal of Italian poetry.
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Capo d'anno alla stazione
Mio nonno alla stazione di Barletta
Il loden blu cadendo suggerisce
Gli anni lisi che son trascorsi. A detta
Di molti, il tempo non passa, e trattiene
Invece solo le cose che ha intorno;
Così uno, fra i giorni, di ritorno
Culla, a parole, e ne lenisce stretto
Le mancanze. Ma il nonno avrebbe detto,
– Salutandomi al treno che arriva o parte,
Ed era notte, ed era freddo – al netto
Delle cose tu devi andare, tenerti
Tenerti stretto ciò che sai lontano
E ben stretti i due cuori sopra te.
Avrebbe forse detto di non aver paura
Di andar sicuro, attento solo al fango
Dell’esistenza e delle sue misure.
E io oggi, che mai non so, lo piango,
Torno in un giorno incerto alla stazione.
(Gennaio 2014, inedito)
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