Roberto Minardi (Ragusa, 1977). Dal 1999 in Inghilterra. Dal 2005 al 2006 ha vissuto a Panamá dove pubblica la sua prima plaquette di poesie. Nel 2007 la Archilibri di Comiso pubblica la silloge Note dallo sterno. Dopo un soggiorno in Francia, nel 2010, torna a Londra, dove lavora come insegnante e insieme ad altri gestisce dopotutto, un gruppo che si occupa di dare visibilità ai poeti italiani all'estero. Suoi testi sono apparsi in diverse riviste e antologie. La sua raccolta inedita nel senso che è stata segnalata al Premio Lorenzo Montano 2011.
E-mail: [email protected]
Sito web: www.dopotuttonet.wordpress.com
senza sudare
dentro un contenitore, sbiadito e arrugginito,
fra i calcinacci spicca un fondo di bottiglia,
il vetro della quale contunde riflettendo
la violenza che il sole, sotto forma di raggi,
impone ai miei occhiali, mentre mi poggio a un muro.
ed io mi lascio amare da questa indifferenza,
come se fossi un geco, per caso lì appostato,
che non aspetta niente e resta a bocca chiusa
e gonfia e si contrae, chiude così le palpebre
con lentezza sacrale, con l'ovvio desiderio
di restarsene fermo ad assorbire il caldo,
ad immagazzinare il nulla più totale;
in posizione tale da asciugare del tutto
figure ed omissioni, manie che si hanno in vita,
fino a trovare quiete, istante per istante,
per un minuto intero (un tempo dignitoso),
prima di incamminarsi verso una pensilina
di nuovo alla ricerca di un'ombra che ripari.
è nella direzione del refrigerio, quindi,
che tende l'individuo un poco impolverato,
perché non ha la pelle che ci vorrebbe qui.