Simona Menicocci è nata il 9/3/1985 a Canosa di Puglia. Risiede a Roma da oltre 10 anni.
Sue poesie sono apparse su «Poetarum silva», «Pi Greco. Trimestrale di conversazioni poetiche», «Nazione Indiana» e «Esc-argot.blogspot». Si è laureata in Lettere con una tesi sull’opera di poesia e musica elettronica Tiresia di Giuliano Mesa.
Nel 2012 ha pubblicato la sua prima silloge “Incidenti e provvisori” per le edizioni de La Camera Verde. Ha partecipato a “Poesia totale - In voce” (Roma, dicembre 2010) e alla quinta edizione di “RicercaBO – laboratorio di nuove scritture” (Bologna, novembre 2012).
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[da Saturazioni serie II.0 - inedito]
- ad occhi chiusi cioè / saperlo
/ senza e nonostante:
lasciare in bianco lo
∣∣
corrisponde alla larghezza di ciò
/ che ci resta: male (o il muto)
- del resto non se ne è saputo / più nulla
impedisce che impedisca il muscolo ad anello
rumina (n) / èmesi di ciò che non può essere
/ detto attraversa le fessure solo se non viene osservato
di bene in: meglio non farsi sentire / quindi
tacere a ritroso:
farne parola / parola spazio (rumore / sordo / bianco)
e il / il / il
della sclera riaperta di colpo