Alessandro Rivali è nato a Genova nel 1977. Lavora come editor per le Edizioni Ares di Milano. È incluso nelle antologie: Quattro poeti (Ares, Milano 2003), Lavori di scavo. Antologia dei poeti nati negli anni ’70 (antologia web di Railibro, 2004), La stella polare – poeti italiani dei tempi “ultimi” (Città Nuova, Roma 2008), Il miele del silenzio (Interlinea, Novara 2009). I suoi libri di poesie sono La Riviera del sangue (Mimesis, Milano 2005) e La caduta di Bisanzio (Jaca Book 2010). Vive a Milano.
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Il vento trascinava città
e disperdeva eserciti:
chiedevano l’origine al vento
e il fuoco danzava sulle scapole.
Sono rossi gli occhi dei mistici.
Metti la lingua nella loro brace:
muoverai le sorgenti dei secoli.
Sognava il martire
nutrire l’ossessione,
il paradigma del poema,
la perfezione delle pagine.
Ritornava la spirale del fuoco,
la cortina delle batterie,
gli spezzoni incendiari
che foravano le cattedrali.
Se un elemento intreccia il desiderio,
ha il delirio del fosforo bianco,
della dentiera dei gas,
dell’aria sugli altiforni,
della fornace che muove i piroscafi.
In quel rovescio di fiamme,
tra colonne di bitume e crateri,
a Bisanzio si concludeva la storia.
(Da La caduta di Bisanzio)
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