Lorenzo Carlucci è nato a Roma nel 1976. Diplomato in Discipline Filosofiche alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 2000. Ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Matematica (Università di Siena 2006) e un Ph.D. in Computer Science (University of Delaware, 2006).
Dal 2007 è Ricercatore presso il Dipartimento di Informatica dell'Università La Sapienza di Roma.
In poesia ha pubblicato La Comunità Assoluta (Lampi di Stampa, collana Festival, 2008, Premio Speciale Ceppo di Pistoia 2009) e Ciclo di Giuda e altre poesie (L'Arcolaio, 2008).
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.eecis.udel.edu/~carlucci/
(da La Comunità Assoluta, 2008)
Tra una pattumiera e un distributore, su una panchina rossa.
La mia vita è uno straccio.
È evidente, il mio cuore ti accoglie come un cielo.
La panchina è rossa come il distributore.
È evidente che le buste della spesa mi segano le dita. Evidente.
Io ti accolgo nella mia vita straccio perché sono vuoto. Sono per voi.
Le mie mani sono vuote. Il mio petto respira il respiro del cielo.
Le mie mani sono vuote, il sangue è rosso come questa panchina.
Voi andate, avete sangue. Andate.
Tra una pattumiera dalla quale mi aspetto che esca
il viso di uno scoiattolo - un topo - un uccello -
e un distributore dal quale mi aspetto che esca
una coca-cola
mi fumo una sigaretta e la butto per terra a metà.
Il mio respiro è uno straccio, voi mi attraversate.
Il mio petto è attraversato dalla sigaretta
fumata a metà, che butto per terra.
Questo silenzio è insopportabile. Andate.
Lo stare seduto sotto lo straccio del cielo
è insopportabile. Venitemi a prendere.
Dalla pattumiera dalla quale mi aspetto che esca
il viso di uno scoiattolo sporco
non esce nessuno. Voi andate.
Continuate a vendere piante lungo una porta a vetri.
Le mie tasche sono vuote.
Pago ogni piantina con una malattia.
Venitemi a prendere.
Dal distributore dal quale mi aspetto che esca
una coca-cola
esce una coca-cola.
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