Davide Nota è nato nel 1981 a Cassano d’Adda, in provincia di Milano. Da sempre residente ad Ascoli Piceno, ha studiato Lettere moderne (indirizzo storico) a Perugia, dove si è laureato nel 2007 con una tesi sulla “Nuova poesia in Italia (1975-2005)”; relatore Giovanni Falaschi.
Nel 2005 ha fondato la rivista di poesia e realtà “La Gru”. Nel 2009 ha ideato la campagna dei poeti in rivolta “Calpestare l’oblio”. Nel 2011 ha fondato la casa editrice Sigismundus. Ha pubblicato i libri di poesia Battesimo (LietoColle, 2005), Il non potere (Zona, 2007) e La rimozione (Sigismundus, 2011), ora raccolti in unico volume rivisto e corretto sotto il titolo Il non potere (2002-2011), non ancora edito. Vive e lavora tra le Marche e Roma.
I rovi
Ma se una lingua inesistente sente in sé
la lontananza siderale degli astri
che di ogni corpo fanno un corpo vivo e mortale,
quanto distante è questa vita dalla vita stessa
che la anima ed ignora, immaginandola
come una cosa sola?
Ma senza fare di condizione virtù, non mima
il passo falso del presente
dove l’azione è questa pubblica parola
che non conduce a niente. Forma
il pensiero il ritmo della mente
che se non può ma vuole agire è sempre
un’illusione abietta o un desiderio
vivo
che gronda di aggettivi e oggetti. E vinto
si nasconde, non manifesta resa.
Circonda il tempo il tempo dell’attesa.
*
Così nel buio lo stagno lunare germoglia
in un canto di rane.
Tutta la vita è un fiorire notturno senza presente né fato.
I nuovi campi di sterminio sono pieni di luce.
E in ogni oggetto è nato un occhio che inibisce l’opera.
Un cantiere di cavi cinge il letto in cui dormi.
Ma esiste ancora un luogo dove crescono i rovi
e le anime dei morti che ritornano a sera?
Chi lo cerca non trova
più niente. Una dimora
al confine di un fossato invalicabile.
[2012]
Questionario